In questo momento critico e di emergenza dove l'evento stressogeno a cui siamo sottoposti può aumentare i nostri livelli di ansia, capire cosa siano ansia e stress e quali accorgimenti possiamo adottare per fronteggiarli diviene utile e importante.
Innanzitutto lo stress è una reazione tipica di adattamento del nostro corpo ad un generico cambiamento sia fisico che psichico. E' quindi un meccanismo importante e funzionale per l’adattamento dell’individuo all'ambiente. D'altronde una caratteristica fondamentale del ciclo vitale è appunto il processo di cambiamento, per cui non potremmo mai eliminare completamente lo stress ma solo imparare a gestirlo.
Ciò che differenzia lo stress positivo da quello negativo è la capacità di investire l’energia da stress in modo produttivo. In altre parole si parla di stress positivo che se prolungato nel tempo e non controbilanciato da eventi positivi, può degenerare in negativo. In questo momento in cui siamo di fronte ad un evento stressogeno, il nostro corpo si adatta funzionalmente all'evento per fronteggiarlo, questo non significa però che siamo esenti dalle possibili conseguenze negative.
Nel corpo possiamo avere ripercussioni con diversi sintomi come ansia, attacchi di panico, crisi di pianto, accelerazione del battito cardiaco, difficoltà di concentrazione e memoria, facile irritabilità, frequente sensazione di stanchezza generale data dall’abbassamento del tono dell’umore, difficoltà nella sfera del sonno, disturbi gastrici, abbassamento delle difese immunitarie, disfunzioni tiroidee, sensazione di noia, confusione mentale, cefalea e abbassamento del desiderio sessuale. Questi sintomi che il soggetto esperisce, ovviamente hanno delle conseguenze sul piano psicologico, nella ripercussione che questi sintomi hanno sull’individuo.
L’ANSIA anche questa è una reazione fisiologica, fondamentale negli stati di allerta e di pericolo, che ci permette di essere vigili e adottare un comportamento adeguato (di attacco o fuga) rispetto ad una situazione pericolosa. Se è presente nel nostro patrimonio genetico vi è un motivo. Quando questa reazione, si attiva in assenza di pericolo non è più uno stato funzionale ma appunto disfunzionale.
Assume una connotazione negativa quando diviene un’emozione, uno stato emotivo a contenuto spiacevole, associato ad uno stato di allarme o paura che compare in assenza di un pericolo autentico, o comunque sproporzionato rispetto ad eventuali stimoli scatenanti. Esistono varie manifestazioni dell’ansia e ovviamente varie gradazioni e può presentarsi sotto varie forme. La Fobia: paura irrazionale per una situazione o per un oggetto specifico senza alcuna motivazione e del tutto sproporzionata all'evento (per questo si differenzia dalla paura).
In forma acuta possiamo avere gli Attacchi di Panico che non sono un semplice stato ansiogeno. Il Panico è una crisi d’ansia o di terrore che insorge all’improvviso ed ha una durata breve nel tempo. Sono presenti agitazione, sudorazione elevata, battito cardiaco accelerato, tremori e respiro affannoso. La persona in quel momento perde il controllo di sé fino a pensare di impazzire o di morire. Senza queste ultime due caratteristiche non siamo di fronte ad un attacco di panico ma ad una crisi d’ansia.
In forma cronica invece abbiamo sempre gli stessi sintomi fisici ma non in modo così acuto, non è presente la perdita del controllo e la paura di impazzire o morire, ma un ansia generalizzata, confusa, una preoccupazione constante ed esagerata per ogni cosa.
Negli stati ansiosi avvengono delle modificazione anche nel nostro corpo, le ghiandole surrenali iniziano a lavorare di più aumentando la produzione di adrenalina ( e quindi portarci ad uno stato di eccessiva vigilanza con le conseguenze viste precedentemente, disturbi del sonno, agitazione, preoccupazione, ecc);
L’ansia è il generale tentativo di trattare qualcosa che riguarda il passato o il futuro. Immergendoci nel presente si spezza questa catena che lega all’ansia e si esce dal feedback negativo. L’ansia positiva è fondamentale per muoverci, per fare, per andare verso, è un ansia che spinge ad agire.
Pensate ad un ragazzo universitario che deve preparare un esame, se non avesse quel pizzico di ansia necessaria a farlo studiare per poter superare l’esame molto probabilmente non studierà nel modo giusto e molto probabilmente non passerà l’esame. L’ansia possiede quindi anche caratteristiche positive ma deve spronare, e non bloccare, l’ansia che blocca e che agita senza portare ad un profitto è un ansia non funzionale.
L’ansia come lo stress non possono essere eliminati completamente poiché fanno parte delle nostre reazioni fisiologiche funzionali all’individuo. L’ansia e lo stress devono essere imparate a gestire quando non sono funzionali all’individuo. Per questo è importante imparare a e gestire ansia e stress.
Stare nel qui ed ora è uno degli aspetti fondamentali per vivere il presente, non stare sempre proiettati nel passato o nel futuro perchè oltre a non vivere il momento presente si creano ansie rispetto a cose da fare o che accadranno. Rimani aderente a ciò che accade realmente.
Anche la respirazione è un'altro aspetto fondamentale, iniziare ad usare una respirazione diaframmatica e più profonda aiuta ad alleggerire le sensazioni date dall’ansia, ed è il primo passo verso il decremento dello stato ansioso. Quindi se vi trovate in una situazione che vi crea ansia ed iniziate a sentire quelle sensazioni di avvisaglia che stanno per aumentare il vostro stato fisiologico si può intervenire tempestivamente con la respirazione diaframmatica; riuscirà ad attenuare i sintomi, ristabilendo la frequenza respiratoria e cardiaca ed evitando un'iperventilazione. Fermati ed inizia ad ispirare l'aria dal naso profondamente e lentamente gonfiando la pancia, successivamente espira facendo fuoriuscire l'aria dalla bocca e sgonfiando la pancia. Fai almeno tre respirazioni di questo tipo. E' la prima cosa semplice ed efficace da fare.
Si deve agire però su due livelli: da una parte attraverso l'utilizzo della respirazione che aiuta a diminuire le sensazioni fisiologiche legate allo stato ansioso nel momento in cui si presenta e dall'altra attraverso un percorso terapeutico per alleviare il sintomo ansiogeno lavorando sulle cause che lo hanno procurato.
Quindi diventa importante un percorso terapeutico per destrutturare il sintomo e comprenderne la causa, poichè se è presente un sintomo significa che il nostro corpo ci sta avvisando che qualcosa non va, ci sta dando dei segnali che è opportuno prendere in considerazione.
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Dott.ssa Rebecca Cataldo, Psicologa Psicoterapeuta ad approccio Gestalt Analitico. Per info o appuntamento inviaci una mail a centropsicologicoromano oppure sms tramite WhatsApp al 3922019227
Bibliografia
Agnati L.F.; "Nutrizione e cervello"; Phytagora Press, 1992;
Biondi M.; Stress, sistema nervoso centrale e sistema immunitario; Medicina Psicosomatica, 1977; Kilham C. S.; I cinque esercizi tibetani; Tea, Milano, 1997;
Rachman S.; L’Ansia; Laterza Editori, Roma, 2004.
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