Con l’acronimo DSA (Disturbi Specifici dell’Apprendimento) si intende una categoria diagnostica, relativa ai Disturbi Evolutivi Specifici di Apprendimento che appartengono ai disturbi del neurosviluppo(DSM-5) e riguardano i disturbi delle abilità scolastiche. Bambini lenti, svogliati, poco motivati ...
Rispetto al passato, grazie alla legge 170/2010 sappiamo che non è così, dietro quest'apparenza potrebbe invece esserci una problematica.
Ma si tratta di una difficoltà o di un distrubo?
Spesso queste due condizioni sono confuse, ma un'attenta osservazione da parte degli insegnanti, genitori e delle figure che ruotano intorno alla vita del bambino, può essere fondamentale per individuare una difficoltà di apprendimento o un disturbo specifico dell'apprendimento.
Nel primo caso si tratta di difficoltà non specifiche che possono derivare anche da fattori esterni, basteranno quindi delle piccole attenzioni durante le attività didattiche o un semplice potenziamento effettuato da esperti, di solito lo psicologo, per superare le difficoltà e per non creare future problematiche.
Nel secondo caso non si tratta di difficoltà momentanee o transitorie ma di un disturbo di origine neurobiologica che interessa uno specifico dominio di abilità, lasciando intatto il funzionamento intellettivo generale. Quando parliamo di DSA infatti possiamo riferirci:
- Alla Dislessia: che riguarda la capacità di leggere e scrivere in modo corretto. La dislessia è un Disturbo Specifico della Lettura, che riguarda difficoltà nell’accuratezza e velocità della lettura e le difficoltà nella comprensione del testo. - La Disgrafia: è un Disturbo Specifico della Scrittura, che riguarda la realizzazione grafica.
La disgrafia si manifesta all’incirca a partire dalla terza elementare, quando il bambino inizia ad aver automatizzato i gesti della scrittura e che viene personalizzata. I bambini affetti da disgrafia hanno spesso un’impugnatura scorretta della penna e faticano a organizzare lo spazio sul foglio, lasciando spazi irregolari tra i simboli grafici, scrivendo in salita o in discesa e non riuscendo a regolare la pressione della mano sul foglio e, frequentemente, invertendo la direzione del gesto.
- Disortografia: la disortografia è anche questo un Disturbo Specifico della Scrittura, che riguarda lo scarso controllo ortografico. La Disortografia prevede, oltre alle difficoltà ortografiche, anche scarsa accuratezza della grammatica, della punteggiatura e chiarezza e organizzazione dell’espressione scritta. Per la Dislessia, Disgrafia e Disortografia la diagnosi si effettua alla fine del secondo anno della scuola primaria.
La Discalculia: è il disturbo del calcolo e riguarda l’area matematica. La Discalculia include le difficoltà nella comprensione del concetto di numero, memorizzazione di fatti aritmetici, calcolo accurato e fluente,ma anche difficoltà nel ragionamento matematico corretto, manca la logica che sottende i processi matematici. La diagnosi può essere effettuata alla fine del terzo anno della scuola primaria (elementare).
L'individuazione precoce dei segnali di rischio permette di attuare percorsi didattici di recupero e potenziamento che permettono a bambino non solo di avere la possibilità di apprendere come gli altri, ma di non avere problematiche emotive correlate.
Dott.ssa Fabiana Branca Per maggiori informazioni: centropsicologicoromano@gmail.com +39 3470047972
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