In questi giorni stiamo tutti vivendo dei momenti critici a livello nazionale e mondiale. Un nuovo evento per tutti, e come tutto ciò che è nuovo e sconosciuto, può mettere ansia e paura. Tante sono le domande che ci poniamo e le emozioni che proviamo. Dalla preoccupazione delle conseguenze sulla propria salute, quella dei nostri familiari e amici, e sul nostro futuro economico e lavorativo. Ci troviamo di fronte quindi ad un evento altamente stressogeno, dato dalla paura del virus e del contagio, ma anche dal vissuto dell’isolamento sociale. Un isolamento forzato che ci priva della nostra libertà, della nostra routine e delle nostre abitudini e dei nostri affetti. Tutto questo ci mette di fronte alla nostra capacità di adattamento, seppur temporaneo, e all’incertezza su quanto tempo potrebbe prolungarsi ancora, consapevoli che il ritorno alla vita normale sarà lento e graduale. Ci vediamo costretti a riadattare il nostro stile di vita in uno spazio definito sia fisico che psicologico. Gli scenari possono essere diversi: alcuni si ritrovano a vivere la quarantena completamente soli, quindi oltre a riadattare la propria routine devono fare i conti con il vivere costantemente isolati, anche se attraverso la tecnologia possiamo rimanere sempre connessi. Normalmente ogni giorno siamo presi da mille cose, appuntamenti, lavoro, tempo libero, adesso invece ci ritroviamo a stare fermi, con meno cose da fare e più tempo con noi e questo non per tutti è facile. Quello che però possiamo fare in questo momento è di crearci l’opportunità di poterci ascoltare, conoscerci meglio, approfittare per riattivare un confronto con noi stessi. Esistono però anche situazioni in cui per chi vive in uno spazio fisico piccolo e condiviso con più persone, nasce il bisogno di un nuovo riadattamento, quello di trovare un proprio spazio in un caos, dove gestire le relazioni con gli altri famigliari non sempre è facile. C’è chi si trova a dover vivere la quarantena in situazioni famigliari conflittuali, insomma gli scenari sono molti e diversi tra loro. E questo è un momento critico per tutti, dove ad ognuno di noi è richiesto di ritrovare un nuovo equilibrio che fa emergere le nostre strategie di coping, quindi le nostre capacità di trovare soluzioni a situazioni nuove come in questo caso. Questa situazione può essere quindi molto critica per chi ha delle situazioni famigliari più complesse che si aggiunge a quanto detto fino ad ora, ma anche per chi ha delle ansie preesistenti, che tutto questo potrebbe amplificare e portare oltre la soglia gestibile. Ansia e stress fanno parte della nostra vita, sono stati normali e funzionali ma in questo momento, in una situazione stressogena come quella che stiamo vivendo, tutto può amplificarsi ed è per tale motivo che molti di noi professionisti, per aiutare a fronteggiare tale emergenza, abbiamo pensato di mettere a disposizione consulenze digitali e telefoniche gratuite, attivando servizi d’ascolto a sostegno per chi ne avesse bisogno. A tal proposito anche noi abbiamo messo a disposizione un supporto digitale gratuito. Inoltre sul nostro sito è disponibile un seminario sempre gratuito su “Ansia e Stress” con lo scopo di dare informazioni su cosa sono e come gestirli, utile soprattutto in questo momento dove l’evento stressogeno a cui tutti siamo sottoposti potrebbe aumentare livelli di ansia tali da risultare difficili da gestire.
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Dott.ssa Rebecca Cataldo, Psicologa Psicoterapeuta ad approccio Gestalt Analitico.
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